CRESCENTINE FRITTERicetta semplice che riaffiora dai ricordi delle famiglie della tradizione bolognese, contadina e montanara, raccontate dai nonni. Le crescentine, deliziose losanghe di pasta fritta che si possono gustare nelle trattorie, osterie, agriturismi e recentemente, anche in ristoranti “stellati”, in quanto simboleggiano la storicità ed innegabile cultura delle tradizioni culinarie della bolognesità: accompagnate con i caratteristici salumi e succulenti formaggi, pare che abbiano addirittura origine che si perdono nella notte dei tempi, per giungere, sempre pare, ai longobardi. I longobardi hanno vissuto in queste terre per innumerevoli secoli lasciando tradizioni e culture che ancora oggi ritroviamo in alcuni “modus operandi”, sia nella vita di tutti i giorni, che nella storia culinaria. Poi sono arrivati i celti, che hanno soppiantato questo popolo culturale e “signorile”, che a loro volta sono stati “cancellati” dagli etruschi, altra grande nazione, per poi a loro volta, completamente assoggettati sotto l’imperialistica aquila romana a partire dal II° sec a. C. in considerazione che la Felsina etrusca divenne la Bononia romana nel 189 a. C. e successivamente, dopo ancora tanti secoli, la Bologna contemporanea. Ma veniamo alle nostre gustose e succulenti crescentine. Un tempo, e neanche tanto lontano, si friggevano nello strutto e tale tradizione si è conservata ancora oggi in molte famiglie e locali tipici che utilizzano tale cottura per impreziosirne le piacevoli sensazioni gustose. In attività ristorative quali bar, mense e ristoranti, le moderne norme di sicurezza impongono di utilizzare le friggitrici che raggiungono temperature non superiori ai 190 °C, mentre lo strutto ha il punto di fumo molto alto, circa 230 °C, per cui lascerebbe le crescentine molto unte, per questo si utilizzano vari oli al suo posto, soprattutto quello di semi, oppure, al massimo, quello di oliva: perfetto se fosse del tipo extravergine. Per friggerle, è preferibile utilizzare una padella di rame stagnata dal diametro di 40-45 cm avente due manici. Nel passato, quando si utilizzava il camino per cuocere i cibi, per friggere le crescentine veniva utilizzata una padella tonda di rame che aveva fissato sopra un arco di ferro per agganciarla alla catena del camino. Questa padella era anche modellata in modo tale da permettere, lasciandola agganciata, di inclinarla per travasare lo strutto rimasto ed ancora liquido, in un tegame più piccolo, per poi utilizzarlo nuovamente per la prossima frittura. Nella maggior parte dei locali che propongono queste specialità, utilizzano sia lo strutto che la padella di rame, per esaltarne la ricca gustosità. Quando si fanno nell’ambito casalingo, le signore di casa usano lo strutto e preparate sul fornello a gas e quelle che eventualmente rimangono, forse, si mangiano fredde “tocciate” nel latte a colazione, come si faceva una volta, poiché è ed era di norma, che “non si butta via nulla!” Una delle tante ricette per preparare le deliziose crescentine. Ingredienti - 500 g di farina; 25 g di lievito di birra; 25 g di sale fino; 150 g di acqua, 50 g di latte; 75 g di panna fresca; mezzo cucchiaio di miele, facoltativo; 500 g di strutto per friggere. Si impastano insieme tutti gli ingredienti utilizzando il latte. Esistono tanti modi per preparare le crescentine quanti sono coloro che le fanno, sia nell’ambito famigliare che nella ristorazione, per cui ognuno si “vanta” che le proprie siano le migliori, certamente lo sono, ma … poiché c’è sempre un ma, la piacevolezza viene definita dal personale gusto, per cui le stesse possono o meno, piacere all’altrui persona. Si possono trovare preparate con l’ortica, la ricotta ed addirittura col vino rosso: tutte gustose ed accattivanti! Tutte da “provare”andando a zonzo per la compagna o la montagna bolognese, dove è facile, percorrendone le strade, imbattersi in locali con locandine esposte dove è scritto, spesso a mano “ QUA’ LE TIPICHE E UNICHE CRESCENTINE E TIGELLE ”. Come resistere alla tentazione di fermarsi? Mangiare crescentine è ritrovare i ricordi ed i sapori della nostra infanzia, soprattutto per coloro che hanno i capelli ingrigiti, e fa bene, tanto bene al cuore …
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